The Lives of Women

a cura di Anne Morin
in collaborazione con diChroma photography

Dal 1964 fino alla sua morte nel 2015, Mary Ellen Mark ha lavorato come fotografa documentarista realizzando saggi fotografici intensamente vividi e rivoluzionari che esplorano la realtà delle persone in una varietà di situazioni complesse e spesso difficili. La grande maggioranza di queste persone erano donne.

Il lavoro di Mark precede l’attenzione odierna sulle ingiustizie sociali e sui pregiudizi contro le donne evidenziati dal movimento #MeToo, con numerosi progetti che esplorano ampiamente la vita delle donne in contesti dolorosi: è il caso degli scatti che ritraggono le pazienti del reparto psichiatrico dell’Oregon, o nelle Missioni di carità di Madre Teresa, tra le prostitute di Falkland Road a Mumbai o nella storia di Tiny, la ragazza che vive per strada a Seattle.

Mary Ellen Mark: The Lives of Women, a cura di Anne Morin, abbraccia l’umanità di queste donne e la condivide con un pubblico più ampio, fornendo ai suoi soggetti una voce significativa, spesso estremamente potente. La mostra è composta da 90 fotografie e include i film Prom, Twins e The Amazing Plastic Lady.

Mary Ellen Mark (20 marzo 1940, Pennsylvania – 25 maggio 2015 New York) ha ottenuto visibilità mondiale grazie ai suoi numerosi libri, mostre e lavori su riviste editoriali. Ha pubblicato saggi fotografici e ritratti in pubblicazioni come LIFE, New York Times Magazine, The New Yorker, Rolling Stone e Vanity Fair. Per oltre cinque decenni, ha viaggiato molto per realizzare immagini che riflettessero un alto grado di umanesimo. È riconosciuta come una delle nostre fotografe più rispettate e influenti. Le sue immagini delle diverse culture del nostro mondo sono diventate punti di riferimento nel campo della fotografia documentaria. I suoi ritratti di Madre Teresa, dei circhi indiani e dei bordelli a Bombay sono stati il ​​prodotto di molti anni di lavoro in India. Un saggio fotografico sui bambini in fuga a Seattle è diventato la base del film STREETWISE, candidato all’Oscar, diretto e fotografato da suo marito, Martin Bell.

Sede

Chiostri di San Pietro
Via Emilia San Pietro, 44/c
Reggio Emilia