A view of Peeping Tom’s La Visita/Triptych

in collaborazione con Fondazione ITeatri

Teatro e fotografia entrano ancora in relazione nel nuovo progetto che Fondazione I Teatri, con Reggio Parma Festival e Collezione Maramotti, hanno affidato ad Arianna Arcara, invitandola a una lettura e interpretazione del lavoro della Compagnia di danza Peeping Tom al Festival Aperto Reggio Emilia 2021.

Il site specific La Visita, alla Collezione Maramotti e la spettacolare trilogia Triptych al Teatro Municipale Valli, sono i due spettacoli che diventano così le due facce – tra loro diversissime – di un unico lavoro, che indaga il perturbante iperrealismo onirico di questa Compagnia belga, il cui nome significa, tradotto in italiano, “guardone”.

Ritratti, allestimenti e sequenze sono i tre focus su cui Arcara ha lavorato per questa mostra, che si muove tra spettacoli che sembrano porsi in antitesi: il minimalismo de La Visita e l’eccesso di Triptych.

Arcara ha seguito il processo creativo, prima alla Collezione Maramotti, dove la Compagnia ha allestito la perfomance, agendo per la prima volta all’interno di uno spazio museale in attività; poi, spostandosi al Teatro Municipale Valli per la trilogia The missing doorThe lost room e The hidden floor, un’ambientazione unica con cambi a vista che evoca un set cinematografico, dove gli 8 danzatori/performer vivono tra realtà e immaginario, guidati da forze naturali che li conducono a un destino incerto.

Arianna Arcara (Monza, 1984). Dopo gli studi in fotografia, ha co-fondato il collettivo fotografico Cesura e la casa editrice Cesura Publish, concentrata sulla fotografia documentaria e i suoi diversi approcci. La pratica artistica di Arianna Arcara indaga il significato e la forma sempre mutevole dei “confini”, naturali, urbani o culturali. L’obiettivo comune a molti dei suoi progetti a lungo termine consiste, quindi, nel muoversi lungo uno di questi confini attraverso lo sviluppo di processi collaborativi. Arcara si interroga su come – e se – la sua fotografia possa avere un impatto sulle persone e sulle storie che segue, riflettendo e cercando costantemente nuovi modi per coinvolgere ed emancipare i suoi soggetti. Le sue opere sono state in mostra alla Triennale/Milano, Le Bal Space/Parigi, MoCP/Chicago, Kulturhuset/Stockolm, Deichtorhallen/Amburgo, Noble Peace Center/Oslo.

Sede

Sala Verdi, Teatro Ariosto
Corso Cairoli, 1
Reggio Emilia